Giacomo Milano Franco D’Aragona,
2° Principe di Ardore, March. di San Giorgio e Polistena, figlio del precedente gli successe in tutti i feudi della casa, di cui non risulta aver preso intestazione.Fu persona di gran merito presso la Corte, e ricoprì la carica di Ambasciatore in Svezia e poi (1741) a Parigi, dove gli nacque l’ultimogenito Ludovico (12.7.1742), tenuto a battesimo dal Re di Francia. Nato a Polistena sposò a Roma, il 23/5/1725 Enrichetta di Carmine Nicolò Caracciolo , principe di Santobono, e di Costanza Ruffo Bagnara.
Morì il 28 novembre 1780.
Michele Bello
Nacque nel 1822 e studiò a Napoli. Scrittore, pittore e musicista, fu espulso dalla città partenopea per le sue idee rivoluzionarie contro i Borboni. Tornato in Calabria ottenne l’incarico di cassiere comunale a Siderno. Arrestato come uno dei capi della rivolta di Bianco, venne condannato a morte e fucilato il 2 ottobre 1847 nella Piana di Gerace con i suoi compagni Rocco Verduci, Pietro Mazzoni, Domenico Salvatori e Gaetano Ruffo (I Martiri di Gerace).
Gaetano Ruffo Nato nel 1822 da illustre famiglia, aderì molto giovane al movimento liberale antiborbonico. Uomo di cultura e poeta di gusto romantico, scrisse carmi e liriche. Dopo avere conseguito la laurea in Giurisprudenza, fu arrestato e condannato a morte nel 1847 per avere promosso una rivolta contro i Borboni. È uno dei cinque Martiri di Gerace.
Giuseppe Bova
Nacque nel 1833 e morì nel 1923. Fu arciprete e fine letterato.
Diego Giordano
Iniziò molto tardi a interessarsi di pittura. Fu un autodidatta. Il soggetto preferito per i suoi dipinti era proprio il paese di Ardore, i suoi ulivi secolari, i vicoli ed i suoi “mignana”. Morì a Levate (Bergamo) il 1993.
Giuseppe Marando
Nato nel 1763 si laureò a Napoli. Profondo conoscitore del diritto romano, valente letterato e archeologo rinomato. Fu cattedratico illustre presso il Real Collegio di Monteleone e più tardi a Reggio. Filoborbonico, compose diverse elegie in lode dei Borboni. Morì nel 1831.
Ettore Gliozzi (Ardore 1869, Bari 1962)
Laureatosi a Napoli, iniziò la carriera come educatore sull'Apromonte e la concluse a Roma come Ispettore Centrale della Pubblica Istruzione.
Sui suoi testi per le scuole elementari e le medie, si educarono diverse generazioni ed il Ministro Gentile lo chiamò tra i suoi consulenti per la nota riforma della scuola.
Fu storico della Calabria e di Ardore, insignito delle più alte onorificenze pubbliche.
Mario Gliozzi (Ardore 1899, Torino 1977)
Lauree in Ingegneria ed in Fisica a Torino, svolse attività di insegnamento al liceo e all'università, di ricerca scientifica e di impegno politico nell'ambito della scuola.
Frequentò il gruppo di Pietro Gobetti e di Giuseppe Peano, le cui idee segnarono i suoi orientamenti culturali, sociali e politici.
Giovanissimo, vinse il premio dell'Accademia dei Lincei per l'opera "Storia dell'elettronica sino al Volta".
Nel 1945 fondò l'Unione regionale piemontese degli insegnanti, poi divenuta su scala nazionale la "Federazione nazionale insegnanti scuole medie", di cui divenne presidente.
Pubblicò oltre 50 opere scientifiche, nonchè testi di matematica e fisica per le scuole superiori.
Come opera postuma, Bollati e Boringnieri pubblicò la sua "Storia della fisica", un'opera unica di 1200 pagine che abbraccia l'interno arco dall'antichità classica ai giorni nostri.
Francesco Misiano
Nacque il 26 giugno del 1884. Attivista politico fra i protagonisti organizzativi della cinematografia russa degli anni Venti. Il grande cinema sovietico di Ejzenstejn, Pudovkin, Protozanov, Vertov, e di altri ancora, deve molto al temperamento tenace di questo calabrese. Da Ardore Misiano si trasferì a Napoli dove fu segretario socialista e organizzatore sindacale. In questa città lavorò nelle ferrovie fino al licenziamento avvenuto nel 1914. Lottò contro l’entrata in guerra dell’Italia durante il primo conflitto mondiale. Inviato dalla Cgl a Torino, per organizzare i ferrovieri che il governo voleva militarizzare, fu arrestato e chiamato alle armi. Prima di partire per il fronte fuggì in Svizzera dove fu direttore del giornale di Zurigo l’“Avvenire del lavoratore”. Oltralpe probabilmente conobbe Lenin. Espulso dalla Svizzera, fuggì in Germania e qui prese parte al tentativo insurrezionale dei cosiddetti spartachisti promosso da Rosa Luxemburg (1919). Rientrato in Italia partecipò alla fondazione del Partito comunista e fu eletto deputato. Con l’avvento del fascismo si rifugiò in Russia dove iniziò la sua attività di scopritore e promotore dei più grandi registi dell’epoca. Fondò e diresse la “Mezrabpom-Film” che divenne una casa di produzione cinematografica importante. Morì in Unione Sovietica il 16 agosto del 1936 per cause mai chiarite. Le sue ceneri sono a Napoli.
Giuseppe Rianò
Nacque nel 1793. Si dedicò agli studi amministrativi che continuò fino al 1820, quando decise di aderire alla Carboneria. Soffrì persecuzioni e amarezze. Si dedicò anche allo studio del diritto romano e canonico. Divenne un famoso giurista e si occupò della formazione del catasto. Fu sindaco di Ardore e rivestì altre cariche pubbliche. Morì nel 1882.